Serpico è un film del 1973 diretto da Sidney Lumet e interpretato da Al Pacino. Tratto da una storia vera, il film racconta l’esperienza del poliziotto italo-americano Frank Serpico, in servizio nel dipartimento di polizia di New York dal 1959 al 1972. Fiero del suo lavoro, Serpico dapprima scoprì e poi denunciò un diffuso caso di corruzione fra i suoi colleghi ufficiali, dopo che questi lo avevano a lungo ghettizzato, dapprima con la loro diffidenza e successivamente con le minacce e intimidazioni, organizzate e diffuse.
Prima di qualsiasi tipo di lavoro per la realizzazione del film, il produttore Martin Bregman pranzò con Peter Maas per discutere di un possibile adattamento cinematografico della biografia di Frank Serpico. La prima sceneggiatura scritta da Waldo Salt venne però scartata dal regista Sidney Lumet, che la ritenne troppo lunga. La sceneggiatura venne poi ricontrollata da un secondo sceneggiatore, ovvero Norman Wexler, che riuscì a tagliare alcune parti superficiali della sceneggiatura del collega. Inizialmente il regista designato per la regia fu John G. Avildsen, che però venne rimosso dalla produzione a causa di alcune divergenze con il produttore Bregman. Così, poco prima di girare, venne scelto il regista Sidney Lumet. Inizialmente il vero Frank Serpico volle essere presente durante le riprese del film, ma alla fine non gli fu permesso di rimanere poiché Lumet temeva che la sua presenza avrebbe trasmesso agli attori (in particolare ad Al Pacino) più tensione. Il film venne completamente girato per le strade di New York, dove vennero impegnate circa 104 sedi diverse in quattro dei cinque distretti della città (tutti tranne Staten Island). Come residenza di Serpico venne utilizzato un appartamento nel Greenwich Village di Manhattan.
Il film ha avuto un buon successo al botteghino. Con un modesto budget che variava dai 2,5 milioni di dollari ai 3 milioni di dollari, la pellicola ha incassato ben 29,8 milioni di dollari piazzandosi al 12º posto tra i film di maggior incasso del 1973. Il film è stato anche accolto benevolmente dalla critica, che elogiò in particolare l’interpretazione di Al Pacino. Nel ruolo di Frank Serpico infatti, l’attore ricevette la sua seconda nomination al Premio Oscar come miglior attore. Il critico Kren Krizanovich dichiarò: “Il film evita gli stereotipi grazie ad un ritratto equilibrato del protagonista, una persona onesta che si trasforma in un martire amareggiato. Unico appunto: l’invadente commento musicale di Mikis Theodorakis.