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Il doppio spettacolo Warner, con Benvenuti al Sud e il suo sequel

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Sembra soltanto ieri che abbiamo avuto modo di vedere Kad Merad nei panni del responsabile dell’ufficio postale di Salon-de-Provence Philippe Abrams, il quale, nel tentativo di ottenere un trasferimento in una città sulla costa al fine di andare anche incontro alle esigenze della moglie in preda alla depressione, si fingeva disabile per poi essere scoperto e ritrovarsi, paradossalmente, trasferito nel Nord della Francia, tra abitanti per lo più rozzi agricoltori, ubriaconi e caratterizzati da un dialetto incomprensibile.

Accadde nel divertente Giù al Nord, diretto e interpretato nel 2008 dallo stesso Dany Boon che,benvenuti_al_sud due anni dopo, ritrovammo anche in una breve apparizione nel super successo Benvenuti al Sud di Luca Miniero, remake nostrano della pellicola.

Remake che, sostituito Merad con Claudio Bisio, raccontava il trasferimento di Alberto, responsabile dell’ufficio postale di una cittadina della Brianza, in un paesino della Campania, da lui ritenuta terra della camorra, dei rifiuti per le strade e dei “terroni” scansafatiche.

Mentre fu Alessandro Siani a prendere il posto di Boon nella parte di Mattia, simpatico collega che non solo provvide a cambiare i pensieri dell’uomo nei confronti della sua regione, in realtà luogo affascinante e caratterizzato da una popolazione ospitale, ma, a sua volta, veniva supportato dallo stesso per riconquistare la bella Maria alias Valentina Lodovini.

Nel corso di oltre un’ora e quaranta di visione che, con Angela Finocchiaro, Giacomo Rizzo e Nando Paone inclusi nel cast, finì per rivelarsi addirittura più frizzante e riuscita del già apprezzabile film originale, dal quale recuperava le esilaranti incomprensioni verbali dovute alle differenze di dialettica, trasformandone il contrasto Sud-Nord in un rapporto Nord-Sud inserito nell’ottica dell’incontro-abbraccio-riconciliazione.

L’oltre ora e quaranta di visione che, con scene eliminate, papere e trailer quali contenuti extra, Warner Bros Entertainment rende disponibile all’interno della sua nuova collana Doppio spettacolo, in un cofanetto comprendente sia il dvd del film che quello del suo sequel Benvenuti al Nord, firmato nel 2012 dallo stesso Miniero.

Sequel in cui, al contrario del lungometraggio precedente, è Mattia a passare dalla terra campana a Milano, dove impara da Alberto il senso di responsabilità, mentre il secondo ritrova la leggerezza proprio grazie al supporto del primo. 

Perché apprendiamo che entrambi sono in crisi sentimentale con le rispettive compagne, man mano che, tra giubbotto fornito di fendinebbia e sciarpa duble fas (da un lato riporta i colori del Milan e dall’altro quelli dell’Inter), troviamo coinvolti anche il veterano Paolo Rossi nel ruolo del mega-direttore e la Katia Follesa di Vacanze di Natale a Cortina in quello di una tassista.

Al servizio di di una seconda puntata che, corredata di backstage, scene tagliate, galleria fotografica e trailer, riprende bene o male la struttura del capostipite, senza limitarsi a copiarlo pedissequamente e con l’unica differenza rientrante nel fatto che le situazioni affrontate sono questa volta raccontate ricorrendo a un punto di vista esattamente inverso.

Ma non mancano neppure elementi demenziali (si pensi al tentativo di rianimazione del pesce rosso o al cane che si esprime tramite nuvoletta da fumetti) e un pizzico d’indispensabile poesia… fino ai titoli di coda accompagnati dalla modugnana Nel blu dipinto di blu riletta da Emma Marrone.

Francesco Lomuscio

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