Un bel giorno il signore Iddio decide di giocare un brutto scherzo al suo fedele gregge, residente in un piccolo e imprecisato paese. Una mummia, ritrovata all’interno del tronco cavo di un albero, viene accolta di buon grato dal mefitico parroco, che la elegge reliquia di un importantissimo quanto imprecisato Santo che, da quel momento in avanti, avrebbe vegliato sulla piccola comunità. I problemi iniziano quando l’improbabile Santo decide che il momento di “vegliare” è arrivato per davvero. Ritornato in vita, il dispettosissimo morto vivente inizia ad aggirarsi per il villaggio, seminando ovunque caos più che terrore. Finale rocambolesco per il corto confezionato con cura e passione da Stefano Tambellini e il suo staff, che unisce, in maniera elegante e irriverente, disegni animati al bellissimo modellino in stop motion della Reliquia rivoltosa.
Che il fenomeno commerciale Paranormal Activity (O. Peli, 2009) sarebbe diventato un film in grado di dettar legge nell’ambito delle produzioni indie era una cosa più che prevedibile. Pur considerando l’opera di Peli una grossa montatura, è da ammettere che il film che ha terrorizzato l’America nella persona di Steven Spielberg aveva in sé il materiale per riuscire a tirar fuori un corto straordinario. Ma se la Filmauro, che ha distribuito il film in Italia, ci mette lo zampino indicendo un contest tematico, in occasione dell’uscita in sala, da quel buon nucleo figlieranno un gruzzolo di “corti gemelli”. Uno di questi, il vincitore del contest, è 1ncub1, di D’Andrea e Scalino: un mortale meccanismo a scatole cinesi che tortura la vita coniugale di Marco e Chiara. Buone la regia e l’interpretazione, forse troppo marcato l’uso di effetti speciali digitali. Ma per lo meno gli autori non ci torturano con l’impiego drammaturgico di una telecamera protagonista.
In un passato non troppo glorioso della storia mondiale, un Babbo Natale smaliziato e lungimirante, subodora la possibilità di allargare la sua sfera di potere iniziando a produrre giocattoli violenti. Pistole, cannoni e piccoli carri armati prendono il posto di bambole e balocchi, per ammaliare bambini che pretendono di ricreare nel gioco, i momenti tragici della guerra vissuta nella vita vera.
Il regista Bill Plympton ci narra, attraverso la voce narrante di Matthew Modine, l’ascesa inarrestabile di un Babbo Natale avido e malvagio, pronto a far fuori fisicamente le mascotte delle altre “feste comandate” e ad allearsi con Adolf Hitler, per poter allargare il dominio delle feste natalizie a tutti i mesi del calendario. Corto d’animazione che affonda i piedi in un’ironia amara e aspra. Davvero appropriati i disegni che ricordano molto da vicino quelli dei cartelli di propaganda nazi-fascista.
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